Prima di scorrere in rassegna alcuni dei più diffusi parassiti che possono attaccare il nostro bonsai, teniamo presente che, come gli animali, anche le piante hanno un proprio apparato interno di difesa, che si attiva in caso di pericolo. Se ci accorgiamo che è presente un parassita sul nostro bonsai, valutiamo se è grave o meno. Se la cosa non ci sembra grave (ad esempio è limitato ad una piccola zona o vediamo pochissimi “ospiti” sgraditi) lasciamo il tempo alla pianta di reagire in autonomia con le sue forze, non interveniamo subito con potenti insetticidi chimici aggressivi ad alte concentrazioni (che rovinerebbero quasi certamente l’apparato fogliare e magari anche quello radicale), ma proviamo prima un approccio più “naturale”:
- Facciamo ogni giorno un lavaggio a doccia della chioma (sopra e soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie, oltre che sul tronco
- Eliminiamo gli insetti che riusciamo a togliere a vista con carta assorbente (imbevuta di alcool) e le foglie maggiormente colpite
- Innaffiamo il terreno con una soluzione di microelementi per ridare vigore
- Non concimiamo, perché l’azoto stimola i nuovi germogli che sono molto apprezzati dai parassiti
- Possiamo inserire nel terreno delle pastiglie di insetticida sistemico (spezzandole a metà, per non esagerare)
Se con questi accorgimenti i parassiti non se ne andranno nel giro di qualche giorno, ed anzi aumentassero, allora si potrà procedere anche a nebulizzare tronco, rami e foglie (soprattutto nella pagina inferiore) con insetticida specifico contro quell’insetto, normalmente a metà della dose suggerita in etichetta. Evitiamo di farlo penetrare nel terreno. L’operazione va compiuta preferibilmente alla sera prima del tramonto, in modo che i raggi solari non scaldino il prodotto sul bonsai e gli insetti siano meno attivi; in assenza di vento e di precipitazioni che potrebbero invalidare il risultato.
Come prevenzione contro le uova, a fine inverno ricordiamoci di spennellare la corteccia con olio minerale bianco o liquido Jin (solfuro di calcio) entrambi diluiti in acqua, evitando però di coprire gli aghi dei sempreverdi.
Vediamo ora alcuni parassiti che i bonsaisti devono conoscere.
RAGNETTI ROSSI (ACARI). Notiamo che le foglie o gli aghi ingialliscono e disseccano. Nella pagina inferiore vediamo puntini rossi che si muovono: passando il dito sulla base della foglia, ci rimane del colore rosso sulla pelle. Oppure se mettiamo un foglio di carta bianco sotto le foglie, scuotendole un poco vediamo i punti rossi cadere sul foglio. Il ragnetto rosso si annida sui germogli giovani, nelle intersezioni dei rami, sotto le foglie. Colpisce soprattutto alcune latifoglie ed i ginepri. Cosa fare? Interveniamo come sopra riportato, il ragnetto in particolare odia l’umidità, pertanto le docce e le nebulizzazioni sono fondamentali. All’insetticida specifico è efficacie anche unire l’olio minerale bianco o altri olii ammessi in agricoltura biologica come l’olio di lino o il sapone molle.
COCCINIGLIE. Notiamo che il bonsai perde le foglie (talvolta ancora verdi) oppure che si accartocciano e disseccano. Vediamo tanti punti in rilievo sul tronco e nella pagina inferiore delle foglie, tipo “capocchie di spillo” bianche o marroni, di varie dimensioni. La cocciniglia si affranca sul tronco, negli interstizi della corteccia o sulle foglie, protetta da uno scudetto molto resistente, e succhia la linfa. La cocciniglia colpisce soprattutto le latifoglie, i sempreverdi ed i bonsai da interno. Può essere visibile anche della fumaggine (polvere nera appiccicosa). Cosa fare? Interveniamo come sopra riportato, la cocciniglia in particolare deve essere soffocata con l’olio minerale bianco, l’olio di lino, il sapone molle, etc. oppure possiamo inserire nel terreno alcune pastiglie di insetticida sistemico.
AFIDI (PIDOCCHIETTI). Notiamo che i nuovi germogli del bonsai si afflosciano, le nuove foglie sono ripiegate e visibilmente malate. Vediamo tanti puntini verdi o neri (con le zampette) presenti sui germogli, sui rami giovani verdi, sui boccioli, sui fiori e nella pagina inferiore delle foglie. Sono tanti pidocchietti che si muovono. Inoltre spesso sono accompagnati da formiche, che stimolano gli afidi a secernere un liquido zuccherino di cui sono ghiotte: lo noteremo perché appiccicherà le foglie o perché presente la fumaggine (polvere nera appiccicosa). Gli afidi colpiscono soprattutto le latifoglie. Cosa fare? Interveniamo come sopra riportato, contro l’afide inoltre si può usare un insetticida ammesso in agricoltura ecologica come il Piretro, oppure inserire nel terreno alcune pastiglie di insetticida sistemico.
BRUCHI. Notiamo che le foglie del bonsai presentano buchi o sono mangiate parzialmente. Vediamo nella pagina inferiore delle foglie un bruco che si nutre delle foglie del nostro bonsai… (verde, nero, ce ne sono di vari colori e dimensioni). In genere si nasconde sotto le foglie lasciate intere e non sotto quelle mangiate, cercate bene ovunque! Se ne trovate uno, è probabile che ce ne siano molti altri. Inoltre si notano molte piccole palline nere sul terreno, che sono gli escrementi dei bruchi. Cosa fare? Interveniamo come sopra riportato, contro i bruchi inoltre si può usare un insetticida ammesso in agricoltura ecologica come il Piretro, oppure inserire nel terreno alcune pastiglie di insetticida sistemico.
LARVE (NEMATODI) O FORMICHE NEL TERRENO. Smuovendo la terra, notiamo nel terreno piccole larve bianche che si muovono, vermi o formiche. Li stessi li notiamo nel sottovaso o li vediamo farci capolino attraverso i fori di drenaggio del vaso bonsai. Cosa fare? Esistono in commercio prodotti adatti contro gli insetti del terreno, anche repellenti e non nocivi, ottenuti con metodi chimici o organici, che si diluiscono nell’acqua delle innaffiature o si spolverizzano tipo borotalco sulla superficie del terreno. A distanza di qualche settimana, se il periodo lo consente, è comunque bene effettuare un rinvaso e cambiare parzialmente la terra, controllando che gli insetti o le larve siano sparite. Attenzione: la presenza di formiche potrebbe essere connessa alla presenza di afidi sui germogli della pianta e non necessariamente ad un nido fra le radici del bonsai: controlliamo bene le foglie e diamo la precedenza alla lotta contro gli afidi, le formiche potrebbero allontanarsi naturalmente.
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